Una circolare del Ministero dello Sviluppo economico fa slittare l'obbligo - per le società di capitali e di persone, per le società semplici, per le società cooperative, per le società in liquidazione (non quelle in fallimento) e, infine, per le società estere che hanno in Italia una o più sedi secondarie - d'iscrizione nel registro delle imprese dell'indirizzo di posta elettronica certificata (in acronimo, PEC).
Invita perciò le Camere di commercio a non applicare la sanzione pecuniaria da 103 a 1.032 euro, sino alla fine dell’anno in corso, alle società che regolarizzano la posizione dopo la prevista scadenza del 29 novembre.
La ragione della scelta sta nelle difficoltà riscontrate dai gestori di posta elettronica a fornire gli indirizzi e, chiaramente, nella riscontrata circostanza che al 24 novembre solo metà delle società obbligate avevano effettuato la comunicazione.
weekly news 48/2011