Nella ricostruzione dell'imponibile ad opera dell'Amministrazione finanziaria col metodo induttivo, vanno considerati anche i componenti negativi di redditi percentualizzati, ossia i costi sostenuti dal contribuente accertato.
Lo afferma la Corte di cassazione con sentenza n. 1166 del 27 gennaio 2012, respingendo il ricorso dell'Agenzia delle entrate in relazione ad un avviso di accertamento per maggiori ricavi notificato ad un contribuente; nella ricostruzione della situazione contabile il Fisco non aveva tenuto conto dei costi in quanto non imputati a conto economico.
I giudici della Suprema Corte hanno riaffermato la bontà del principio per cui, in caso di accertamento induttivo, occorre considerare anche le componenti negative di reddito emerse in sede di accertamento pur se non analiticamente quantificati. In caso contrario il reddito d'impresa sarebbe sottoposto ad un'imposta lorda anziché netta.
weekly news 05/2012