Dopo quella di Elsa Fornero, ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, è arrivata anche la firma di Mario Monti, come ministro dell'Economia, sul decreto interministeriale, composto da 8 articoli, che permette ai 65.000 lavoratori esodati l'accesso alla pensione in base alla vecchie regole pensionistiche.
Il comunicato stampa del Governo, in data 1° giugno 2012, snoda le cifre relative alle categorie di lavoratori interessati: mobilità (25.590); mobilità lunga (3.460); fondi di solidarietà (17.710); prosecutori volontari (10.250); lavoratori esonerati ( 950); genitori di disabili (150); lavoratori cessati ai sensi dell'art.6, comma 2-ter, del decreto-legge n. 216 del 2011, convertito, con modificazioni della legge n. 14 del 2012 (6.890).
La nota informa che sarà l'Inps ad effettuare l’esame delle istanze e che per le ultime tre categorie sopra citate è prevista una domanda preliminare, che sarà esaminata da apposite commissioni costituite presso le direzioni Territoriali del Lavoro, le quali comunicheranno le decisioni assunte all’Inps per via telematica.
Per quanto riguarda gli altri lavoratori non contemplati dal decreto in parola, in particolare coloro che hanno concluso accordi collettivi di uscita dal mondo del lavoro e che avrebbero avuto accesso al pensionamento in base ai previgenti requisiti, a seguito di periodi di fruizione di ammortizzatori sociali, il Governo si impegna a trovare “soluzioni eque e finanziariamente sostenibili”.
weekly news 22/2012