Attende solo la pubblicazione in “Gazzetta” la legge di conversione del decreto crescita e sviluppo (Dl n. 83/2012), definitivamente approvato con fiducia al Senato. Si riassumono alcune delle ormai note misure recate dai 70 articoli del decreto.
Per le imprese:
- quelle in crisi potranno accedere immediatamente alle tutele dell’ambito fallimentare con una semplice domanda di concordato preventivo e la continuità aziendale nel concordato permetterà alle stesse di arginare i danni da fallimento;
- l’abrogazione delle 43 agevolazioni obsolete alle imprese incrementerà il Fondo per la crescita sostenibile (promozione di progetti di ricerca, sviluppo e innovazione; rilancio di aree in crisi; promozione dell'internazionalizzazione delle imprese e attrazione di investimenti dall'estero), che sostituisce il fondo speciale rotativo sull'innovazione tecnologica;
- anche se l'entrata in vigore è demandata a un Dm attuativo, passa da 200mila a 2 milioni di euro il tetto di fatturato al di sotto del quale imprese e lavoratori autonomi possono scegliere, con limite di un anno, il regime Iva per cassa nelle operazioni B2B (posticipazione del versamento Iva al momento del pagamento della fattura da parte del cliente);
- le società di capitali non quotate anche di media e piccola dimensione, ma non le imprese con meno di 10 addetti, potranno emettere mini-bond a 36 mesi;
- viene estesa a chi ha più di 35 anni la Srl a un euro.
Per quanto riguarda le auto elettriche, dal 1° gennaio 2013 ripartiranno per tre anni gli ecoincentivi all'acquisto, anche con leasing, di vetture a basse emissioni, tuttavia per accedere al beneficio è necessario che si rottami un veicolo immatricolato da almeno 10 anni.
In edilizia, oltre al potenziamento del Sue - sportello unico per l’edilizia - esteso a tutti i cittadini per qualunque intervento edilizio, è previsto che, fino al 30 giugno 2013, la ristrutturazione edilizia usufruisca della detrazione Irpef al 50% per i lavori fino a 96mila euro e la riqualificazione energetica mantenga quella del 55%.
Tra le modifiche alla riforma del mercato del lavoro, troviamo che gli intervalli temporali tra un contratto a tempo determinato e il successivo per le attività stagionali possano scendere, rispettivamente, fino a 20 giorni e 30 giorni in determinati casi (es. riorganizzazione aziendale). I cassintegrati nel 2013 potranno svolgere prestazioni di lavoro accessorio in tutti i settori produttivi, con il limite massimo di 3mila euro di corrispettivo pagato con voucher (l'Inps decurterà dalla contribuzione figurativa gli accrediti contributivi percepiti). Per le false partite Iva i requisiti saranno verificati considerando 2 anni, non più uno. Infine, si potrà ricorrere all'apprendistato in somministrazione in tutti i settori produttivi.
Weekly news 32/2012