Notizia

I Cdl sulla riforma del Lavoro. Dati statistici negativi

Pubblicato il 21 agosto 2012 Il Sole 24 Ore; Italia Oggi

Un’indagine statistica sulle novità della Legge Fornero, effettuata dalla Fondazione studi dei consulenti del lavoro su un campione considerevole di studi professionali, della quale daremo qui conto nei dati percentuali, rivela il calo dei contratti a progetto e la probabile non riconferma di quelli a chiamata, terminato il loro periodo di lavoro transitorio.

La Legge n. 92 del 2012 avrebbe dunque bloccato l’avvio o la conferma di quelle tipologie di contratto, rendendo un miraggio l’auspicato obiettivo governativo che gli imprenditori investissero nell’occupazione. Anzi, l’orientamento parrebbe andare nel verso opposto.

I dati.

Nel 93% di piccole aziende si è bloccato l'avvio di contratti a progetto; per il rimanente 7% anche nelle grandi aziende.

Il 52% del campione informa che l'eliminazione della causale nel primo contratto a termine in questo primo periodo di applicazione della riforma, non ha prodotto un aumento rilevante dei rapporti di lavoro (il 28% sostiene che questa novità non ha prodotto alcun effetto sull'occupazione delle aziende assistite).

Sul nuovo obbligo di comunicazione dei lavoratori intermittenti, il dato del 41% è riferito alle aziende che incontrano difficoltà per la mancanza degli strumenti idonei ad effettuare la comunicazione (nel 36% dei casi, le problematiche sono di carattere amministrativo).

Sempre sul lavoro intermittente, il 54% del campione dei consulenti del lavoro intervistati dichiarano che i datori di lavoro assistiti, terminato il periodo transitorio, risolveranno definitivamente il contratto con i propri lavoratori incompatibili con la nuova legge.

Rispetto alla norma contro le dimissioni in bianco, nel 56% dei casi sono stati riferiti problemi applicativi per i datori di lavoro e, perfino, per i lavoratori, rimasti vittime della burocrazia nel 36% del campione.

In tema di flessibilità in entrata, nel 90% dei casi le novità è riportato creino rigidità e solo nel 2% nuova occupazione. Anche sulla flessibilità in uscita il giudizio è negativo nel 73% dei casi.

weekly news 34/2012

Prossime scadenze

Calendario
Scadenza del 16 aprile 2025
Iva Liquidazione mensile

Liquidazione IVA riferita al mese di marzo e versamento dell’imposta dovuta.

Scadenza del 16 aprile 2025
Irpef Ritenute alla fonte redditi di lavoro autonomo

Versamento delle ritenute operate a marzo per redditi di lavoro autonomo (codice tributo 1040).

Scadenza del 16 aprile 2025
irpef ritenute alla fonte dividendi

Versamento delle ritenute operate (26% - codice tributo 1035) relativamente ai dividendi corrisposti nel primo trimestre per:partecipazioni non qualificate;partecipazioni qualificate, derivanti da uti...

Scadenza del 16 aprile 2025
Mod. F24/770

Versamento delle ritenute / trattenute operate a marzo:su redditi di lavoro dipendente e assimilati;su redditi di lavoro autonomo;dal condominio (4%) per prestazioni derivanti da contratti d’app...