Con la sentenza n. 46295 depositata il 28 novembre 2012, la Corte di cassazione, Seconda sezione penale, ha confermato la misura del sequestro finalizzato alla confisca per equivalente disposta dai giudici di merito sui beni di una Srl e, risultando questi ultimi insufficienti, anche sulla quota di spettanza di uno degli amministratori, nell’ambito di un’indagine per illecito utilizzo, da parte dell’azienda, di un finanziamento regionale non dovuto.
Secondo la Suprema corte, la misura cautelare descritta era da ritenere legittima a prescindere della verifica del rapporto di pertinenzialità tra reato e beni da confiscare, ben potendo essere questi ultimi diversi dal provento del reato medesimo.
Ed altresì legittimo era il sequestro della quota del manager nel caso, come quello di specie, in cui i beni della Srl erano risultati insufficienti per coprire il finanziamento illecito da restituire allo Stato.
weekly news 48/2012