Per i giudici della Terza sezione penale della Cassazione - sentenza 47127 depositata il 5 dicembre 2012 – è legittimo che l’accertamento induttivo operato nei confronti di un contribuente venga utilizzato come valido elemento, in sede di indagini penali, al fine di accertare la condotta di evasione e l’eventuale superamento della soglia di punibilità.
In queste ipotesi, tuttavia, – precisa il Collegio di legittimità – l’organo giudicante nel merito non può limitarsi a constatare l'esistenza dell’accertamento richiamandone soltanto gli elementi evidenziati, ma deve necessariamente operare una specifica, autonoma valutazione di quanto ne discenda, attraverso anche una comparazione con altri riscontri eventualmente acquisiti.
weekly news 49/2012