Secondo la Corte di Cassazione - sentenza n. 4904, del 27 febbraio 2013 – è legittima la prova dell'evasione fiscale che si fonda anche su indizi gravi, precisi e concordanti, quale la documentazione extracontabile, che può costituire indizio per l'accertamento di maggiori ricavi.
La Corte accoglie così le motivazioni prodotte dal Fisco, sottolineando come le decisioni del giudice di merito, che reputa inutilizzabili meri indizi, violino norme che legittimano l'utilizzo di presunzioni semplici, purché gravi, precise e concordanti.
Legittimo inoltre l'accertamento sul conto corrente del figlio del contribuente controllato: la presunzione legale si configura pure sulle scorte su cui possono intervenire anche i familiari.
weekly news 09/2013