Con due risoluzioni del 4 marzo 2013, il ministero dell’Economia e delle Finanze fornisce ulteriori chiarimenti in tema di esenzione dall’Imu per gli immobili utilizzati dagli enti non commerciali, anche ecclesiastici.
Nella risoluzione 3/DF/2013, si precisa che il termine per l’adeguamento dello statuto degli enti non commerciali ai requisiti generali per lo svolgimento con modalità non commerciali delle attività istituzionali richiesti per il diritto all'esenzione, fissato con l'articolo 7 del regolamento n. 200 del 19 novembre 2012 al 31 dicembre 2012, non è perentorio.
Nella risoluzione 4/DF/2013, si spiega che è esente dall’Imu l'immobile posseduto dall'ente non commerciale utilizzato da un altro ente no profit in comodato d’uso gratuito per lo svolgimento di attività “con modalità non commerciali di attività assistenziali, previdenziali, sanitarie, didattiche, ricettive, culturali, ricreative e sportive, nonché delle attività di cui all'articolo 16, lettera a), della legge 20 maggio 1985, n. 222”. Al contrario, se l’immobile del soggetto passivo no profit è dato in locazione a un ente non commerciale che esercita una delle attività agevolate, l’esenzione è persa, poiché dalla locazione si ricava un reddito (capacità contributiva del soggetto passivo).
weekly news 10/2013