Secondo la Suprema corte di legittimità – sentenza n. 10580 del 7 marzo 2013 – il contribuente, indagato per evasione fiscale, è legittimato ad impugnare direttamente il provvedimento cautelare di confisca per equivalente disposto sui beni intestati non a lui ma alla moglie o al figlio, dei quali abbia comunque la disponibilità.
Ed infatti – si legge nel testo della decisione – “il concetto di disponibilità evincibile dal primo comma dell'articolo 322-ter Codice penale esprime un potere di fatto sul bene che può sussistere prescindendo dalla titolarità della sua proprietà, cioè da un potere di diritto, in accordo con i principi generali che scindono la titolarità del diritto dal suo contenuto, riconoscendo che di quest'ultimo può fruire un soggetto diverso dal titolare del diritto”.
weekly news 10/2013