Nel corso del convegno organizzato da Assolombarda e Assonime, che si è tenuto il 27 maggio a Milano sul tema “Il fisco per le imprese: come è e come dovrebbe essere”, il capo della Direzione centrale normativa dell’Agenzia delle Entrate, Annibale Dodero, ha rilasciato alcune anticipazioni sul nuovo redditometro.
In attesa di conoscere, a mezzo di una prossima circolare agenziale indirizzata agli uffici, tutti gli aspetti del nuovo strumento di accertamento sintetico attraverso cui il Fisco può stimare il reddito presunto di un contribuente, la prima indicazione fornita è che le nuove disposizioni non avranno effetto retroattivo. Non sarà, dunque, possibile applicare i nuovi metodi di calcolo alle vecchie posizioni aperte a carico dei contribuenti: ciò risulterebbe problematico da un punto di vista tecnico – spiega Dodero - dato che i criteri su cui si basa il nuovo redditometro nascono da una serie di informazioni ora a disposizione dell’Amministrazione finanziaria, che in passato non erano conosciute. Posizione questa che contrasta con quella che si sta delineando ad opera delle commissioni tributarie provinciali, che invece spingono in direzione opposta e cioè in favore del contribuente con l’applicazione del “nuovo” sul vecchio.
La nuova versione 2.0 dello strumento di accertamento del Fisco muove, dunque, dai dati già conosciuti dall’Amministrazione finanziaria: le stesse informazioni che valgono anche per lo spesometro (spese per immobili, autovetture, spese per vacanze di importo elevato, ecc) e che servono per individuare quei soggetti che presentano uno scostamento superiore al 20% tra i redditi dichiarati e quelli spesi.
Nella prima fase, il nuovo redditometro non si avvarrà delle medie Istat, che invece entreranno in gioco solo nella fase successiva del contraddittorio nel caso in cui il contribuente non sarà in grado di fornire adeguate giustificazioni agli scostamenti rilevati dal Fisco sulla base di elementi certi. Prima del contraddittorio, comunque, il contribuente accertato avrà modo di dimostrare la propria regolarità fiscale, fornendo le prove adeguate a spiegare la provenienza dei fondi necessari agli acquisti effettuati. Nella convocazione al contraddittorio verranno riportate tutte le voci di spesa che hanno evidenziato scostamenti significativi rispetto a quanto dichiarato nel modello Unico.
Dodero annuncia, inoltre, che nel nuovo provvedimento troveranno posto anche i chiarimenti attesi per i beni ai soci e lo spesometro.
weekly news 22/2013