Nella seduta del 26 giugno 2013, il Consiglio dei Ministri ha approvato, con il decreto lavoro, la norma che proroga di tre mesi (dal 1° luglio al 1° ottobre 2013) l'aumento dell'Iva dal 21% al 22%.
Il costo di tale decisione ammonta ad oltre 1.000 milioni di euro, che sarà coperto con un aumento degli acconti Irpef e Irap su persone fisiche e società di persone, che dal 99% passano al 100%, e dagli acconti Ires e Irap sulle società che salgono al 101%, con effetti sulla seconda o unica rata di novembre 2013. A soccorso anche l'anticipo delle ritenute effettuate sugli interessi di conti correnti e depositi che, per il biennio 2013-2014, sarà pari al 110%, contro l'attuale 90%.
Il Ministro dell'economia precisa che tali aumenti non si traducono in aumento di pressione fiscale, ma solo in un'”anticipazione”.
weekly news 26/2013