La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 17959 depositata il 24 luglio 2013, precisa che l'inesistenza di un'operazione commerciale deve essere dimostrata dall'Ufficio tributario. Il caso riguarda un contribuente, al quale non era stato riconosciuto un credito Iva in quanto derivante da fatture passive ritenute oggettivamente inesistenti.
La Corte, alla quale era ricorso il contribuente, nel premettere che non è sufficiente il versamento dell'imposta per giustificare un'operazione, sottolinea come la competenza a portare gli elementi utili a dimostrare l'inesistenza di un'operazione commerciale spetta all'Amministrazione, dovendo il contribuente unicamente provvedere alla tenuta della contabilità, esposta anche nella dichiarazione fiscale.
Sarà poi il giudice a valutare i riferimenti prodotti e a motivare il proprio giudizio. Il contribuente dovrà fornire prova contraria solo qualora gli elementi forniti dall'Ufficio siano ritenuti dotati di gravità, precisione e concordanza.
weekly news 30/2013