Con l’approvazione alla Camera della Legge europea, con la legge di delegazione che impegna il Governo all'attuazione di oltre 20 direttive europee, la sanzione massima per omissioni o irregolarità nel quadro RW (che perde le sezioni I e III) della dichiarazione dei redditi - attività finanziarie, immobiliari o agli altri patrimoni detenuti all'estero - è abbassata al 15%, con il minimo del 3%.
Di più, viene eliminata la possibilità di confisca dei beni di corrispondente valore.
Pagherà una cifra fissa di 258 euro, chi mette riparo entro 90 giorni dalla scadenza del termine di presentazione della dichiarazione alla insufficiente o erronea indicazione.
Vengono, invece, incrementate, al 30% degli importi non dichiarati, le penalità per le mancanze relative agli investimenti e alle altre attività di natura finanziaria detenuti in Paesi black list.
Tra gli obbligati alla dichiarazione vengono ricompresi anche i soggetti che, pur non essendo possessori diretti degli investimenti esteri e delle attività estere di natura finanziaria, risultino titolari effettivi.
Infine, per società tra avvocati viene cancellato l'obbligo che l'avvocato stabilito in Italia possa essere socio della società solo se almeno uno dei soci sia in possesso del titolo nazionale.