L'Agenzia delle entrate, con risoluzione n. 61 del 26 settembre 2013, interviene sulle modalità di tassazione degli emolumenti corrisposti a titolo di tfr e di indennità sostitutiva di preavviso dal sostituto di imposta italiano ad un soggetto non residente in qualità di familiare avente diritto nella situazione di decesso del lavoratore dipendente.
Il caso è quello presentato dalla moglie (residente a Londra) di un dipendente di banca, deceduto nel 2011, il quale aveva prestato servizio dal 1974 al 2003 in Inghilterra e poi era stato trasferito nella succursale in Italia.
In tale vicenda, il tfr corrisposto dall'istituto bancario alla moglie non residente in Italia, che acquisisce il diritto in seguito alla morte del marito, il quale lavorava nello Stato italiano, è assoggettato alla ritenuta. In seguito, sarà possibile detrarre quanto trattenuto alla fonte dalle tasse dovute in Italia, evitando così la doppia imposizione.
Ai sensi dell’articolo 2122 del codice civile, queste somme, in caso di morte del prestatore di lavoro, sono acquisite dai familari iure proprio e non iure haereditatis.