In occasione del question time che si è svolto nella seduta del 16 ottobre in Commissione Finanze della Camera, l’Agenzia delle Entrate ha sciolto alcuni dubbi. Con il quesito n. 5 – 01210 è stato chiarito a tutti i contribuenti raggiunti nelle ultime settimane da avvisi di irrogazione di sanzioni per aver aderito alla rivalutazione degli immobili di cui all’articolo 15 del Dlgs 185/2008, che verranno disapplicate le sanzioni per l’errato calcolo degli interessi da versare per le rate dell’imposta sostitutiva sulla rivalutazione degli immobili.
La motivazione addotta negli avvisi è che i contribuenti, nel versare la seconda/terza rata, avevano applicato agli importi dovuti il tasso di interesse legale vigente al momento del calcolo, mentre secondo l’Agenzia si doveva applicare quello fisso del 3%. Ora l’Amministrazione finanziaria fa un passo in dietro ammettendo che la formulazione della norma ha fatto nascere dei dubbi circa il tasso di interesse da applicare (al momento della sua formulazione il 3% coincideva con il saggio legale in vigore), per cui, stabilito che il 3% non deve essere considerato fisso, gli uffici vengono autorizzati a disapplicare le sanzioni irrogate sui maggiori interessi calcolati al 3% invece che al tasso effettivamente in vigore al momento dei versamenti.
Con risposta al quesito n. 5-01055 viene, invece, reso noto che gli uffici competenti sono al lavoro per la stesura del provvedimento attuativo del decreto del Fare, che consentirà a tutti coloro che hanno debiti con il Fisco di poterli rateizzare. Sono, infatti, in arrivo i decreti ministeriali che consentiranno di dilazionare i debiti fiscali fino a 120 rate mensili.