La Corte di cassazione, con la sentenza n. 24362 del 29 ottobre 2013, ha annullato, con rinvio, la decisione con cui i giudici della Corte d'appello avevano condannato i sindaci di una spa, unitamente e solidalmente agli amministratori, a risarcire il fallimento dell'azienda in quanto ritenuti tutti responsabili del dissesto finanziario di quest'ultima.
In particolare, la Suprema corte ha evidenziato che non era stato dimostrato il nesso causale tra il comportamento omissivo asseritamente ricondotto ai sindaci e i danni subiti dalla società, nesso ritenuto dai giudici di legittimità come “indispensabile per l'affermazione della responsabilità”.
Secondo la Corte, infatti, si sarebbe dovuto accertare che “un diverso e più diligente comportamento dei sindaci nell'esercizio dei loro compiti (tra cui la mancata tempestiva segnalazione della situazione agli organi di vigilanza esterni) sarebbe stato idoneo a evitare le disastrose conseguenze degli illeciti compiuti dagli amministratori”.