Il tribunale di Milano,prima sezione penale, con la sentenza 11706 del24 ottobre 2013, ha assolto il prestanome per i reati di cui erastato accusato, indirizzati all'evasione delle imposte sui redditi o sul valoreaggiunto, per avvenuta dimostrazione del suo ruolo totalmente estraneo rispettoalle condotte della società. La società in questione era stata assoggettata acontrollo fiscale, da cui era emersa una frode “carosello”, dal momento che lastessa acquistava beni da altro Paese europeo senza Iva, li rivendeva in Italiaapplicandola, incassava il corrispettivo dei beni e dell'Iva, per poi nonversarla al Fisco. Appurata la frode, si è cercato di dimostrare l'estraneitàai fatti di un autista, al quale era stata fatta la proposta di diventarelegale rappresentante della società dietro corrispettivo di 30 mila euro. Ireati riguardanti l'omesso versamento Iva hanno avuto come protagonista propriol'autista, per il quale è stato dimostrato che, nonostante il pagamento dicorrispettivo, “emerge il suo ruolo di soggetto avente soltanto un ruolonominale ma senza alcun coinvolgimento in concreto nella vita dellasocietà”, che pertanto viene assolto per insussistenza del reato.