L'accorato appello della presidente del Cup e del Consiglio nazionale dell'Ordine dei consulenti del lavoro, Marina Calderone, sul decreto relativo agli ammortizzatori sociali, pone la questione dell’esclusione degli studi professionali dalla Cig in deroga.
Lo schema del decreto è sul tavolo della Commissione Lavoro della Camera.
Non includere i dipendenti degli studi professionali tra gli aventi diritto agli ammortizzatori sociali è una limitazione che era stata superata, spiega la presidente, e ora viene ripristinata in questo schema di decreto.
Si tratta di mancare alla tutela di una consistente fetta del mondo produttivo italiano, reintroducendo un'anacronistica distinzione tra imprese e datori di lavoro.
L’invito alla Commissione Lavoro è di rimediare “a questa clamorosa discriminazione”.
Nella nota in merito, diffusa dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei consulenti del lavoro, le proposte e criticità sulla disoccupazione. Si legge che sembrerebbero esclusi dallo schema in oggetto per gli ammortizzatori sociali in deroga, una serie di categorie di lavoratori finora salvaguardate:
- apprendisti;
- lavoratori a domicilio;
- somministrati;
- soci di cooperative.