Con comunicato stampa del 14 aprile 2014, il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro annunciava essere alla firma del direttore generale dell'INPS un messaggio che accoglie la richiesta dei Consulenti del Lavoro per la proroga dei termini per il DURC interno.
Ebbene, il messaggio INPS n. 4069 del 14 aprile 2014 è stato diffuso.
Vi si legge che il primo preavviso di DURC interno negativo verrà trasmesso dall'INPS il 15 maggio prossimo (non è più valida la data del 15 aprile).
Inoltre, il messaggio di PEC riguarderà le sole aziende che versino in situazioni di irregolarità contributiva, con riflesso sulla possibilità di fruire dei benefici di legge, e per cui sono visibili, nel cassetto previdenziale, note di rettifica generate ai sensi dell'articolo 1, comma 1175, della legge 296/2006.
Il nuovo messaggio applica poi una variazione al ruolino di marcia relativo alla messa a regime della nuova regolamentazione del DURC interno.
Semaforo rosso INPS per le inadempienze.
L'Istituto di previdenza invita le sedi a dare la precedenza alle situazioni relative ai datori di lavoro che si trovano nelle circostanze di disagio di cui sopra. E’ automaticamente attribuita l'irregolarità ai datori di lavoro per i quali risultino inadempienze da cui derivi un conseguente addebito. Quale conseguenza, viene per essi acceso il "semaforo rosso", che le inadempienze oggetto di rateazione in corso di pagamento invece evitano.
Le note di rettifica i cui calcoli sono stati rapportati al 15 maggio, saranno ricalcolate al 15 giugno e recapitate alle aziende assieme alle altre programmate per la trasmissione al 15 giugno. L'invio delle rimanenti note di rettifica resta confermato al 15 settembre.
Il DURC, ricordiamo, è richiesto dall’INPS - ente tenuto a riconoscere i vantaggi dietro verifica della regolarità contributiva dell’azienda - non più dal datore attraverso l’Uniemens.
Semaforo verde INPS per la regolarità.
Il controllo sulla regolarità contributiva è mensile. Se dà esito positivo, si accende il “semaforo verde”, che vale sino ai tre mesi successivi a quello in corso al momento della verifica.