È atteso per venerdì 13 giugno il Dpcm che, con la firma del premier Renzi e del ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, ufficializzerà la tanto attesa proroga del termine per i versamenti di Unico 2014 per tutti quei contribuenti che esercitano attività economiche interessate dagli studi di settore (piccole imprese, professionisti, artigiani e lavoratori autonomi in generale).
Anche quest’anno il ritardo nella programmazione e diffusione del software applicativo per la gestione degli studi di settore è stata la ragione della richiesta di rinvio della scadenza per il versamento dei saldi e dei primi acconti di imposta 2014.
Il tutto associato al fatto di non far coincidere la scadenza del 16 giugno, già piena di appuntamenti (saldo Iva, Imu, Tasi, Tari, diritti annuali per le Camere di commercio, bilancio consolidato, denunce dei redditi), anche con il versamento delle imposte per i contribuenti sottoposti agli studi di settore.
In effetti a slittare sarà solo la data di versamento delle imposte per le imprese interessate dagli studi di settore, ma ciò è già sufficiente se si tiene conto che solo la scorsa settimana l’Amministrazione finanziaria ha annunciato l’invio delle prime segnalazioni di non congruità riguardanti gli studi per gli anni 2010/2012.
Il nuovo calendario per Unico 2014
Il termine per la presentazione dei modelli resta invariato al 30 giugno per chi si avvale del formato cartaceo e fino al 30 settembre per chi presenta la versione telematica.
Sul fronte dei versamenti, invece, anche per la stagione delle dichiarazioni dei redditi 2014 è previsto un doppio binario:
- per i contribuenti non interessati dagli studi di settore, il termine di versamento senza maggiorazione resta fissato al 16 giugno, con possibilità di allungare il pagamento fino al 16 luglio con la maggiorazione dello 0,40%;
- per i contribuenti interessati dagli studi di settore, il termine per il pagamento senza maggiorazione slitta al 7 luglio 2014, con possibilità di effettuare i versamenti dall'8 luglio al 20 agosto (tenendo conto della proroga di Ferragosto) con una maggiorazione dello 0,4 per cento.