Per far fronte alla crescente disoccupazione che colpisce il settore giovanile, è stata posta in atto una sperimentazione, per l'anno scolastico 2014/2015, che introduce l'apprendistato per gli studenti del quarto e quinto anno delle scuole superiori.
Con il decreto interministeriale – firmato dai ministri dell'Istruzione, dell'Università e Ricerca, del Lavoro, dell'Economia il 5 giugno 2014– si vuole consentire agli studenti italiani di inserirsi nell'ambito aziendale prima della conclusione del ciclo scolastico e del diploma, alternando la frequenza scolastica con la formazione e il lavoro in azienda.
Il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, ha dichiarato che si tratta di favorire “nuove opportunità di ingresso nel mercato del lavoro dei giovani, assicurando loro un'adeguata qualificazione professionale ed una valorizzazione delle competenze. Così come per il piano nazionale Garanzia Giovani, che ad un mese dall'avvio registra già una larga adesione da parte dei destinatari, per il pieno successo di questo nuovo strumento sarà determinante il ruolo delle imprese”.
L'azienda interessata al progetto dovrà sottoscrivere un Protocollo d'intesa con il Miur, il Mlps e le Regioni interessate per specificare: gli indirizzi di studio interessati, le modalità per assicurare ai giovani l'eventuale rientro nei percorsi ordinari, il numero minimo di ore da svolgere sul posto di lavoro, i criteri per il monitoraggio e la valutare della sperimentazione.
Per lo studente-apprendista dovrà essere stilato un piano formativo personalizzato, che deve indicare il percorso di studio e di lavoro; ci saranno, poi, un tutor aziendale, designato dall'impresa, e un tutor scolastico, scelto tra gli insegnanti del Consiglio di classe in possesso di competenze adeguate.
I periodi di apprendistato (on the job) sono valutati e certificati e valgono come crediti ai fini dell'ammissione all'esame di maturità.