Con comunicato stampa del 2 agosto 2014 il Ministero del Lavoro informa che la copertura per il rifinanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga per il 2014 è di 1 miliardo e 720 milioni (ben 320 milioni in più rispetto all'ammontare previsto nella legge di stabilità 2014).
Fra le novità anche l’immediata disponibilità di 400 milioni per il pagamento delle prestazioni relative al 2014 e nuovi criteri per la loro concessione e fruizione.
La necessità di reperire nuove risorse derivava, in primo luogo, dal fatto che dei 1.400 milioni stanziati dalla legge di stabilità per il 2014, 800 sono stati utilizzati per il 2013.
Ai 600 milioni residui, insufficienti rispetto alle necessità, si sommavano 450 milioni di somme residue già assegnate ad alcune Regioni, non utilizzate nel 2013, arrivando così ad una disponibilità complessiva di 1.050 milioni.
Per quanto sopra è stata elaborata una proposta normativa che incrementa il finanziamento di Cassa integrazione e mobilità in deroga di 678 milioni di euro per l'anno 2014.
La copertura dei 678 milioni è garantita, essenzialmente, da risorse non utilizzate riferite a leggi esistenti (bonus Letta, contratti di produttività) e da risorse derivanti dal cosiddetto Fondo dello 0,30%, per la maggior parte nella disponibilità del Ministero del Lavoro e del Ministero dell'Economia e per 92,4 milioni nella disponibilità dei fondi interprofessionali per la formazione continua.
Questi interventi saranno oggetto di norme che verranno inserite in uno specifico provvedimento finalizzato al finanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga.
Contemporaneamente, è stato firmato un decreto ministeriale che definisce nuovi criteri per l'erogazione degli ammortizzatori sociali in deroga fra cui:
- l'impossibilità di utilizzare la CIG in deroga in caso di cessazione dell'attività aziendale;
- l'incremento dell'anzianità aziendale necessaria per accedere agli ammortizzatori;
- la limitazione ad 11 mesi per il 2014 e a 5 mesi per il 2015 per la fruizione della CIG in deroga;
- la limitazione della durata del trattamento di mobilità in deroga.
E’ tuttavia previsto un periodo transitorio, limitato al 2014, nel quale sono ammesse specifiche deroghe in ambito nazionale e regionale.