Con riferimento ai crediti d'imposta per investimenti 4.0, l'Autore rileva che, in fase di accertamento, sempre più spesso si richiede che le imprese producano una "adeguata e sistematica reportistica" esclusivamente in formato cartaceo o, comunque, statico. Tale richiesta sarebbe però in contrasto con la normativa tecnica e la prassi di riferimento che regolano l'accesso e il mantenimento dei benefici.
In particolare, l'Autore rileva che gli stessi verbali della Gdf citano espressamente le caratteristiche del paradigma 4.0, richiamate dalla circ. Agenzia delle Entrate 4/2017, ribadendo l'importanza della cooperazione tra sistemi, dell'accesso remoto, della reattività in tempo reale, ma poi vengono messi in discussione report digitali ottenuti da sistemi certificati.