La Repubblica di San Marino è stata inclusa nella “White list” prevista dal DM 4 settembre 1996 e sue successive modificazioni ed integrazioni.
L’ingresso di San Marino nella lista dei paesi con i quali è attuabile lo scambio di informazioni ai sensi delle Convenzioni internazionali contro le doppie imposizioni sul reddito, è avvenuto grazie al decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 29 dicembre 2014, approdato sulla “Gazzetta Ufficiale” n. 6 del 9 gennaio 2015.
Voluntary disclosure
Con l’ingresso della Repubblica di San Marino nella white list fiscale italiana si avranno delle conseguenze anche per ciò che riguarda l’applicazione delle regole in materia di rientro volontario dei capitali detenuti all’estero (voluntary disclosure).
Le operazioni di sanatoria volontaria che vedranno come controparte la Repubblica di San Marino, infatti, saranno ora assoggettate alle condizioni ordinarie e non a quelle peggiorative, previste proprio per i Paesi black list.
Intanto si stanno portando avanti anche le trattative per l’accordo fiscale tra l’Italia e la Svizzera, che secondo quanto anticipato dalla Segreteria di Stato per le questioni finanziarie internazionali dovrebbe giungere nei tempi fissati dal programma della voluntary disclosure, ossia entro l'inizio del mese di marzo 2015.
Proprio il 2 marzo 2015, infatti, scadono i 60 giorni previsti dalla Legge italiana sulla voluntary disclosure per trovare un accordo con i Paesi Black list, di cui fa parte anche la Svizzera, cosicché i capitali non dichiarati che usciranno dai quei Paesi per rientrare in Italia non saranno soggetti a penalizzazioni più pesanti. Inoltre, parte integrante dell’accordo tra Berna e Roma sarà anche quello riguardante il miglioramento del capitolo della tassazione dei frontalieri italiani.