Si è svolta la videoconferenza sul durc online organizzata dal Consiglio nazionale dell'ordine dei commercialisti.
Nel suo intervento, il direttore centrale dell'Inps, Gabriella Di Michele, ha annunciato che dal 1° novembre 2015 una piattaforma conterrà una white list periodica – dietro controllo sulla regolarità contributiva delle aziende ogni quattro mesi - delle aziende virtuose, a cui concedere benefici e agevolazioni contributive, e tutte le richieste di Durc online.
Quanto ai falsi negativi per anomalie nella lettura degli archivi - la stima è di un caso su tre in cui potrebbero verificarsi queste irregolarità apparenti: un esempio è se il contribuente ha concordato la dilazione del pagamento dei contributi - l’Istituto promette che entro il 20 luglio verranno riletti e le anomalie potranno essere risolte.
La velocità di risposta del nuovo sistema sarà l'elemento vincente, spiega Gabriella Di Michele: “Il Durc online dovrebbe essere disponibile in 45 secondi, ma siccome gli archivi possono essere disallineati nel caso in cui passino inutilmente questi secondi ci siamo presi un tempo tecnico di 6 ore per l’invio. Se ci sono invece problemi d’irregolarità, se di scarsa valenza ci siamo impegnati a risolverli entro le 72 ore, al cui termine parte l’avviso d’irregolarità”.
Una piccola richiesta da parte dei commercialisti riguarda il durc delle società artigiane o commerciali senza dipendenti, che va richiesto solo dal sito Inail. Se si prova con l'Inps viene indicato che il “soggetto non è iscritto”. Le stazioni appaltanti spesso scambiano questo messaggio come un durc negativo. Si chiede, dunque, all’Istituto di specificare che la mancata iscrizione dell’azienda dipende dall’assenza dell’obbligo di iscrizione all’Inps.
I commercialisti non chiedono la proroga dell'entrata in vigore (1° luglio)
Vito Jacono, componente della commissione Commercialista del lavoro, conferma di non chiedere la proroga dell'entrata in vigore, ma solo che sia dato un po’ più tempo per rispondere agli avvisi di irregolarità.
D'altro canto, nel corso di un colloquio con il Consiglio nazionale dell'Ordine dei consulenti del lavoro, che la proroga l'avevano chiesta, l'Inps ha fatto sapere che mancano sia i tempi tecnici sia le possibilità operative per far slittare la messa a regime dell'operazione al 30 settembre.
La promessa ai consulenti è che entro il 15 luglio 2015 la quasi totalità delle pratiche arretrate relative a potenziali situazioni di irregolarità di attività dovrebbe essere smaltita.