Il Governo ha effettuato, nella seduta del 17 luglio 2015, il secondo esame preliminare dei tre schemi di decreti legislativi attuativi della delega fiscale. Nei provvedimenti sono state aggiunte alcune indicazioni contenute nei pareri delle Commissioni parlamentari; ora i decreti passano nuovamente alle Camere per l’acquisizione dei pareri definitivi.
Fatturazione elettronica
Dal 1° luglio 2016, l’Agenzia delle entrate metterà a disposizione gratuitamente anche il servizio di conservazione delle fatture elettroniche, oltre che la predisposizione del file contenente i dati della fattura ed il suo invio, agevolando così gli utenti che si trovano in difficoltà proprio sul punto della conservazione dei dati.
Il provvedimento riguardante la fatturazione elettronica, poi, indica le agevolazioni a favore di coloro che opteranno per la trasmissione telematica delle fatture: oltre all'esonero dall'invio dello spesometro, si prevede anche l'esonero per la comunicazione dei contratti di leasing e di quelli di locazione e noleggio nonché dalla presentazione degli elenchi relativi agli acquisti intracomunitari di beni e di servizi. A questo si deve aggiungere il diritto ad avere i rimborsi Iva in via prioritaria, entro tre mesi dalla presentazione della dichiarazione annuale, anche in assenza dei presupposti richiesti dalla norma.
Internazionalizzazione delle imprese
Tra le novità presenti nel decreto riguardante l'internazionalizzazione delle imprese, vi è l'inserimento dell'incentivo fiscale per il rientro in Italia di lavoratori con qualifiche elevate.
Tali soggetti, nel momento in cui trasferiscono la residenza in Italia, possono beneficiare per tre anni della riduzione del reddito imponibile del 30%. I requisti sono: non essere stati residenti in Italia nei cinque anni precedenti, svolgere un'attività lavorativa prevalentemente nel territorio italiano, rivestire una qualifica per la quale sia richiesta un’ alta specializzazione e il titolo di laurea.
Il decreto esaminato dal Governo prevede, al fine di dare certezza agli investimenti delle imprese, la presentazione all'agenzia delle Entrate di un interpello da parte delle società che effettuano nuovi investimenti. Requisito essenziale è che sia inoltrato un business plan contenente la descrizione dell’ammontare dell’intervento, dei tempi e delle modalità di realizzazione dello stesso, dell’incremento occupazionale e dei riflessi che produce sul sistema fiscale italiano.
Certezza del diritto
Per tale provvedimento è stato disposto che il contribuente possa interpellare l'agenzia delle Entrate anche con riferimento ad operazioni già realizzate; quindi, la facoltà dell'interpello trova spazio sia per operazioni sia che siano state già realizzate sia che non lo siano.
Inoltre, viene stabilito che l'interpello in materia di abuso del diritto sia presentato “prima della scadenza dei termini per la presentazione della dichiarazione o per l'assolvimento di altri obblighi tributari connessi alla fattispecie cui si riferisce l'istanza medesima”.
Per quanto riguarda il settore “Voluntary Disclosure”, il Cdm ammette alla collaborazione volontaria le attività e le imposte riferite ad annualità per le quali siano scaduti i termini per l’accertamento fiscale.