Il credito d’imposta per attività di ricerca e sviluppo (R&S) della legge di Stabilità 2015, per le aziende che investono in attività di ricerca e sviluppo, attende solo la pubblicazione in “Gazzetta Ufficiale” del decreto attuativo.
Il decreto Mef del 27 maggio 2015, con firma congiunta del Ministro dello Sviluppo economico, ha ottenuto la bollinatura della Corte dei Conti già dal 13 luglio scorso.
Il beneficio, ex 3 del dl n. 145/2013, non ha carattere strutturale, anche se la stabilità dell'agevolazione per garantire una pianificazione della spesa in R&S con carattere di continuità, è chiesta a gran voce.
In breve
Il bonus è pari:
- al 50% delle spese sostenute per l'assunzione di personale altamente qualificato o per contratti di ricerca stipulati con le università ed enti analoghi;
- al 25% per l'acquisto di beni strumentali o di proprietà intellettuali (invenzioni industriali o biotecnologiche, topografie di prodotti a semiconduttori o nuove varietà vegetali).
Lo sgravio fiscale, fruibile in compensazione direttamente nel modello F24, è attribuito per i soli incrementi di spesa, rispetto alla media degli investimenti operati nel triennio precedente.
Interessa tutte le tipologie di aziende, senza distinzioni di dimensione o di settore.
Le spese agevolate: personale altamente qualificato impiegato nell’attività di R&S; quote di ammortamento di strumenti e attrezzature di laboratorio, di costo non inferiore a 2mila euro, in relazione alla misura e al periodo di utilizzo per R&S; contratti di ricerca stipulati con Università e organismi di ricerca; competenze tecniche e privative industriali specifiche.