La Legge di Stabilità 2016, approvata dal Consiglio dei Ministri nella riunione del 15 ottobre 2015, in materia di pensionamento prevede:
- una settima salvaguardia per gli esodati la quale, però, sarà l’ultima;
- la possibilità di fruire della cosiddetta Opzione Donna per le lavoratrici che maturino il requisito entro il 31 dicembre 2015 (58 anni di età e 35 anni di contributi) e non già che maturino la decorrenza della pensione a fine 2015, come l’INPS ha interpretato fino ad oggi.
Per quanto concerne, invece, la flessibilità in uscita, a causa delle poche risorse disponibili, per il momento è prevista solo la possibilità per i lavoratori del settore privato di optare volontariamente per il part-time per massimo tre anni ed a partire dai 63 anni di età, con contribuzione versata dai datori di lavoro in busta paga al lavoratore (quella che avrebbe dovuto versare all’INPS in caso di full-time) e contribuzione figurativa a carico della fiscalità generale.
Inoltre, sono stati annunciati
- interventi sui minimi per le Partite Iva, una sorta di Statuto per i lavoratori autonomi;
- incentivi per la contrattazione di secondo livello relativa a produttività e welfare aziendale;
- ancora sgravi per chi assume fino al 2018 ma in misura minore rispetto a quella prevista per l’anno in corso.