I giudici della Corte di Cassazione con la sentenza n. 21953/2015, hanno affermato che è possibile rimediare alla deduzione effettuata senza una preventiva delibera dell'assemblea. I compensi corrisposti agli amministratori sono deducibili ai fini fiscali dalla società nel periodo d'imposta in cui vengono stabiliti con una delibera specifica dell'assemblea dei soci.
Se però l'imputazione in bilancio e la deduzione sono effettuati in un periodo precedente a quello della delibera è comunque possibile sanare la violazione del principio di competenza con il ravvedimento operoso, ma facendo riferimento alla sanzione minima in misura 'piena'. Si tratta di un principio oramai consolidato nella giurisprudenza di legittimità che trae origine dalla sentenza delle Sezioni unite 21933/2008 secondo la quale, in assenza di una specifica previsione statutaria e di una 'preventiva' delibera dell'assemblea dei soci, l'attribuzione di somme dà luogo a un debito dell'amministratore nei confronti della società.