Sono molte le domande che gli operatori tributari si pongono in merito alle nuove disposizioni in materia di liquidazione societaria introdotte dal D.Lgs. 175/2014. Gli interrogativi riguardano soprattutto il rapporto tra liquidazione e possibile fallimento della società in presenza di debiti tributari non estinti. L'art. 36 del D.P.R. 602/73 stabilisce che il liquidatore solo in caso di comportamento colposo potrebbe essere aggredito patrimonialmente dal Fisco.
Per i debiti tributari già contestati il liquidatore è immune da colpa se ha iscritto tali debiti nel bilancio finale di liquidazione e non abbia corrisposto somme ad altri creditori dotati di minor grado di privilegio. Per i debiti sorti dopo la cancellazione della società dal registro delle imprese la posizione del liquidatore è ancor meno suscettibile di profitti colposi, visto che al momento della cancellazione non esistevano passività tributarie da saldare.