Scade lunedì 30 novembre 2015 il termine a disposizione dei contribuenti, titolari e non di partita Iva, per pagare – senza sanzioni e interessi - la seconda o unica rata degli acconti relativi al 2015, di Irpef, Ires e Irap.
Analogamente, lunedì 30 è anche l'ultimo giorno utile per la cedolare secca, l’imposta sostitutiva dei “nuovi minimi” e altri tributi come l’Ivie e l’Ivafe.
Per gli acconti 2015, il primo termine di scadenza era fissato al 16 giugno 2015, con slittamento al 6 luglio per i contribuenti interessati dagli studi di settore. Si poteva, invece, rimandare fino al 16 luglio con la maggiorazione dello 0,40%, con slittamento ulteriore fino al 20 agosto per chi era soggetto agli studi di settore.
Per quanto riguarda le società tenute al versamento dell'Ires è da ricordare che il termine del 30 novembre riguarda solo le società il cui anno d’imposta coincide con l’anno solare, altrimenti il pagamento dell’acconto deve essere effettuato entro l’ultimo giorno dell’undicesimo mese dell’esercizio.
Acconto non dovuto se il debito d'imposta è inferiore a determinati livelli
Irpef - per i contribuenti persone fisiche che hanno l’obbligo di presentazione del Modello UNICO, il pagamento dell’acconto Irpef 2015 è dovuto solo se il debito d’imposta è pari o superiore a 52 euro.
In tal caso l'acconto va versato in un’unica soluzione entro il 30 novembre, se il debito d'imposta è inferiore a 257,52 euro; se la somma è superiore, sono possibili 2 rate, la prima delle dei quali doveva essere versata entro lo scorso 16 giugno.
Stessi limiti e stessi termini devono essere rispettati per il pagamento di Irap (persone fisiche), Ivie, Ivafe e dell’imposta sostitutiva dovuta da chi si avvale del regime agevolato per l’imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità).