Anche la fondazione è soggetta a fallimento, se svolge un’attività imprenditoriale di natura commerciale: lo ha ribadito la Corte d’appello di Venezia nella sentenza n. 1801/2015. Di regola, lo svolgimento di un’attività d’impresa commerciale ha il fine di trarne un lucro, cioè permettere all’imprenditore (individuale o societario) di far propria la differenza tra ricavi e costi. Se, dunque, esercizio dell’attività di impresa e finalità di lucro sono fattori di solito coesistenti, ciò non toglie che un’attività commerciale si possa esercitare anche per finalità non lucrative.