Per le violazioni tributarie commesse risponde solo la società: è illegittimo, infatti, irrogare le sanzioni al consulente dell’ente, anche se ritenuto amministratore di fatto. A fornire questo importante principio è la Corte di Cassazione con la sentenza n. 4775 depositata ieri che, nell’occasione, è intervenuta anche in materia di raddoppio dei termini di accertamento.