Una seconda tornata di chiarimenti dopo la prima circolare di dicembre (la n. 36/E/2015). Le Entrate sono al lavoro per definire gli aspetti più controversi del patent box, per cui si avvicina la scadenza di fine aprile entro la quale vanno integrate le circa 4.500 istanze di ruling inviate entro il 31 dicembre 2015. Proprio i tempi molto ristretti potrebbero determinare un’accelerazione sui tempi di pubblicazione delle precisazioni dell’Agenzia, attesi entro la fine di marzo o al massimo a inizio aprile. I problemi sono diversi. A cominciare dal rimpatrio degli intangibles agevolabili e del calcolo delle spese di ricerca. Sul primo fronte si potrebbe arrivare a una soluzione interpretativa che consenta di neutralizzare il costo di acquisizione nelle operazioni straordinarie e i trasferimenti di sede. L’ipotesi è quindi di evitare penalizzazioni in questo tipo di situazioni, facendo in modo che il costo di acquisizione non sia rilevante sul calcolo e quindi non vada poi a minimizzare la detassazione sfruttabile. Un discorso molto simile potrebbe avvenire anche sul “tracking & tracing”. Restano, invece, da sciogliere una serie di altri nodi. A cominciare dal passo indietro sull’opzione. Che cosa succede a chi ha presentato l’istanza e decide di non proseguire?