Può essere comunque condannato l’imprenditore che evade l’Iva superando la nuova soglia di punibilità (€ 250.000) soltanto di qualche migliaia di euro. Infatti, la causa di non punibilità della particolare tenuità del fatto potrebbe operare soltanto qualora il limite fosse superato di pochissimo. Lo ha sancito la Corte di Cassazione con la sentenza 13218/2016.