Interpello con procedure omogenee, più elastico sul concetto di preventività, senza obblighi di proposizione fatta eccezione per alcune ipotesi specifiche e con risposte non impugnabili. La tutela del contribuente, in caso di risposta negativa, sarà demandata al contenzioso con l’impugnativa dell’atto impositivo. In sostituzione degli obblighi prima disciplinati, parte già dalle dichiarazioni 2016 un set di segnalazioni nel modello Unico. Queste, in estrema sintesi, le novità di maggior rilievo nell’ambito della riforma del diritto di interpello contenuta nel D.Lgs. 156/2015, come illustrata dall’Agenzia delle entrate nella circolare n. 9/E del 1° aprile.