È grave l'assenza ingiustificata dal lavoro. Anche quando il datore di lavoro ha demansionato il dipendente fino a renderlo completamente inattivo. Ad affermarlo la Corte di cassazione, con la sentenza 6260/2016, relativa a una vicenda di una lavoratrice privata di ogni effettiva mansione per oltre un anno.
Durante tale periodo la dipendente si è assentata senza giustificazione per complessivi 12 giorni, di cui 9 lavorativi. Per i giudici, anche in una situazione di demansionamento determinata da inattività 'forzata' del lavoratore, il dovere primario e fondamentale di quest'ultimo è, e rimane, quello di rendere la propria prestazione lavorativa.