La voluntary disclosure fornirà un assist ai futuri controlli antievasione. Stop alle contestazioni solo formali o di importo esiguo. Attenzione sempre più focalizzata sul contrasto alle frodi internazionali, anche attraverso lo scambio di dati con le amministrazioni finanziarie estere. Nuovi alert in presenza di anomalie per “stimolare” l’adempimento spontaneo: al debutto c’è anche una comunicazione unica destinata a persone fisiche e imprese individuali, per cui nel 2012 sono emerse anomalie legate, tra l’altro, a redditi da locazione immobiliare, di lavoro dipendente, di assegni divorzili, di partecipazione, di capitale, o plusvalenze di beni relativi all’impresa. Sono le linee della strategia antievasione delle Entrate tracciate dalla circolare 16/E di ieri, che contiene anche aperture su contraddittorio preventivo, indagini finanziarie e accertamenti catastali sugli immobili per i quali c’è un invito a recarsi in loco per le verifiche e che l’utilizzo delle presunzioni deve condurre a risultati realistici e coerenti con l’effettiva capacità contributiva, escludendo automatismi di sorta.
Infine tre mesi in meno di tempo agli uffici per chiudere la voluntary disclosure: ci sarà tempo fino al 30 settembre per l’istruttoria delle pratiche e poter così emettere gli avvisi di accertamento, a pena di decadenza, entro il 31 dicembre 2016. Sono queste alcune direttrici che emergono dalla circolare 16/E sulle linee guida di prevenzione e contrasto all’evasione.