I costi di pubblicità in corso di ammortamento, a determinate condizioni, possono restare iscritti nel bilancio e riclassificati tra quelli di impianto e di ampliamento. È questa una delle precisazioni contenute nella bozza del Principio contabile Oic 24 “Immobilizzazioni immateriali” posta in consultazione sino al 4 giugno prossimo. La nuova versione del Principio contabile aggiorna le definizioni, precisando che la ricerca di base, non capitalizzabile, è quella sostenuta in un periodo antecedente a quello in cui è chiaramente definito e identificato il prodotto o processo che s’intende sviluppare. Invece, lo sviluppo, i cui costi sono capitalizzabili, è l’applicazione dei risultati della ricerca di base: in tale ambito possono rientrare i costi di ricerca applicata in corso di ammortamento, se soddisfano le condizioni richieste per la capitalizzazione dei costi di sviluppo (in caso contrario sono eliminati, come la ricerca di base, con applicazione retroattiva degli effetti). I costi capitalizzabili devono essere relativi a un prodotto o processo chiaramente definito ed essere identificabili e misurabili: la società deve dimostrare tale inerenza. La determinazione della plusvalenza/minusvalenza in sede di cessione delle immobilizzazioni immateriali deve tenere conto degli ammortamenti accumulati fino alla data di alienazione, comprendendo anche la quota di ammortamento relativa alla frazione dell’ultimo esercizio in cui sono state utilizzate. La contabilizzazione avviene nelle voci A.5 (plusvalenza) e B.14 (minusvalenza) del Conto economico, in conseguenza dell’eliminazione della parte straordinaria dello stesso.