L’indisponibilità delle riserve utilizzate per permettere l’acquisto delle azioni proprie dispiega conseguenti effetti nel caso di riduzione del capitale per perdite. Se ci si trova in presenza di perdite non azzeranti, c’è un ventaglio di opzioni a disposizione (in tal senso la nuova massima n. 147 del Consiglio Notarile di Milano): si possono annullare tutte le azioni proprie (e quindi si cancella la riserva negativa e si diminuiscono, per pari importo, le riserve disponibili per l’acquisto delle azioni proprie); si può procedere a una proporzionale annullamento delle azioni ordinarie e delle azioni proprie; si può ridurre il valore nominale di tutte le azioni in circolazione, e quindi sia delle azioni ordinarie che delle azioni proprie. In tutti predetti casi il capitale sociale si riduce di un valore nominale pari a quello delle azioni annullate; nelle ultime due ipotesi subiscono una diminuzione, in misura proporzionale, sia la riserva negativa di azioni proprie sia la parte delle riserve disponibili per l’acquisto di azioni proprie “utilizzata” come contro-bilanciamento dell’iscrizione nel patrimonio netto della riserva negativa azioni proprie.