Le Entrate chiariscono le regole per pagare il canone Rai con una corposa circolare (la n. 29/E, diramata ieri) che di fatto risolve alcuni casi dubbi e riepiloga la normativa. Il meccanismo è comunque molto avanti e le scadenze (nonostante le lungaggini nella pubblicazione del D.M. attuativo dello sviluppo, a lungo bloccato dal cambio di ministro) sono state tutte rispettate. Quindi, assicurano allo sviluppo, in luglio tutti i contribuenti titolari di utenza elettrica riceveranno con la bolletta la prima maxi rata del canone, che dovrebbe essere di circa 70 euro. Naturalmente non verrà coinvolto chi (circa 817mila persone secondo le Entrate) ha attestato di essere sì titolare di utenza elettrica ma di non dover pagare perché il canone è già a carico di altri familiari. La circolare, infatti, indica come «utenze residenziali», quelle cioè obbligate al pagamento, quelle che in bolletta hanno la sigla D1, D2 o D3 (queste ultime solo se effettivamente residenziali in base all’allineamento fatto con i dati dell’Anagrafe tributaria).