Nell’ambito del transfer pricing particolare attenzione deve essere data al metodo da utilizzare per la valutazione del “corretto” prezzo di mercato. Per la determinazione del valore normale dei beni o servizi scambiati, l’Ocse richiama 5 metodi principali: 3 definiti tradizionali (basati sulla transazione): il confronto del prezzo (Cup), il prezzo di rivendita (resale minus), il costo maggiorato (cost plus); 2 inquadrabili come alternativi (basati sulla redditività): ripartizione dell’utile (Transactional profit split method) e margine netto delle transazioni (Transactional net margin method o Tnmm). In merito al corretto metodo da applicare si sono espressi recentemente i giudici della CTP e CTR di Milano. In particolare, con la sentenza n. 4904/16 (depositata il 7 luglio) la CTP di Milano si è pronunciata in merito all’uso del Tnmm, utilizzato dalle Entrate per un accertamento avente a oggetto un esercizio fiscale a cavallo tra il 2010 e il 2011. Il cost plus è invece stato oggetto della sentenza n. 3590/2016 emanata dalla CTR lombarda e depositata lo scorso 15 giugno.