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Società, scissione negativa legittima ma condizionata

Pubblicato il 14 settembre 2016 Il Sole 24 Ore ; Italia Oggi

È legittima, seppure a determinate condizioni, l’effettuazione di una scissione «negativa» (e cioè con assegna­zione alla società beneficiaria di un patrimonio netto contabilmente negativo): è quanto sancito in una massima del Consiglio notarile di Roma, di recente pubblicata. Sul piano patrimoniale l’operazione si rende ammissibile al ricorrere di almeno una delle seguenti circostanze: qualora il patrimonio assegnato, negativo dal punto di vista contabile, sia positivo se considerato a «valori correnti»; e si proceda a rivalutare il netto patrimoniale, oggetto di assegnazione alla società beneficiaria, secondo il suo valore corrente, mediante la redazione di una perizia predisposta identicamente a quelle che si utilizzano a supporto di un conferimento in natura; si tratti di una scis­sione a favore di una società beneficiaria preesistente il cui patrimonio netto presenti un saldo contabile positivo idoneo ad assorbire il patrimonio netto contabilmente negativo assegnato per scissione (senza cioè provocare nella società beneficiaria una situazione di perdita che riduca il capitale sotto il minimo legale); si tratti di una scissione a scopo meramente liquidatorio, e cioè effettuata a favore di società preesistente in stato di liquida­zione in previsione del fatto che la società beneficiaria continui ad essere una società in stato di liquidazione.

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