Sarà giocoforza la legge di Bilancio il veicolo con cui tramutare in realtà le speranze di professionisti e imprese di una riproposizione dell’assegnazione agevolata dei beni ai soci e delle trasformazioni societarie. L’ipotesi più probabile e a cui si sta lavorando al momento è quella di riaprire le porte dell’assegnazione ai soci a partire dal 1° gennaio 2017. Una riapertura sostenuta dalla considerazione che sarebbe una delle misure “portatrici” di gettito. Sono tre le componenti, infatti, da cui potranno derivare risorse da questo fronte: imposta sostitutiva sulle assegnazioni (8% che diventa il 10,5% in caso di società di comodo), imposta di registro e imposta sostitutiva per l’estromissione di beni strumentali dal patrimonio dell’impresa individuale. Ma non solo le assegnazioni agevolate potrebbero essere riproposte nella legge di Bilancio. Si sta facendo largo, infatti, l’ipotesi di riproporre anche la chance di rivalutare quote e terreni, per la quale da quest’anno si applica l’imposta sostitutiva ad aliquota unica dell’8%. Si tratterebbe addirittura della quattordicesima volta tanto che da più parti è arrivata la richiesta di mettere a regime la misura. E dovrebbe essere consentita anche per il 2017 la possibilità di rivalutare i beni d’impresa. Con la chance aggiuntiva di affrancare il saldo attivo di rivalutazione pagando un’imposta unica del 10%.