Dal 1° ottobre 2016 la materia dell’anatocismo con riferimento ai contratti bancari - quindi a mutui, finanziamenti, affidamenti, scoperti di conto e aperture di credito - dovrebbe avere una regolamentazione stabile e definitiva dopo anni di polemiche, sentenze e andirivieni del legislatore. Da tale data, infatti, le banche devono necessariamente adeguarsi al disposto del decreto del ministro dell’Economia (nella sua qualità di presidente del Comitato interministeriale per il credito e il risparmio) 343/2016, il quale finalmente attua l’articolo 120 del Testo Unico bancario (Tub) che, a sua volta, contiene i principi direttivi per la disciplina dell’anatocismo bancario, demandando però la concreta regolamentazione della materia appunto a una determinazione del Cicr.