L'imprenditore, finito in perdita per più anni, deve fornire al Fisco circostanziate spiegazioni sui compor-tamenti tenuti e sulla decisione di proseguire l'attività malgrado i risultati poco vantaggiosi o addirittura dannosi. In presenza di questi elementi, è consentito ai verificatori l'utilizzo delle presunzioni semplici, purché gravi, precise e concordanti. Questa è la conclusione della Commissione tributaria regionale di Milano (sentenza n. 3873/2016) che riconosce in capo al contribuente l'onere di giustificare la ragione-volezza delle scelte antieconomiche.