Riduzione delle sanzioni amministrative tributarie della metà. Ma solo a partire da quelle applicate nel 2017 e senza nessuno sconto sui reati tributari. È l’emendamento (6.01) presentato al Dl fiscale, per il quale sono stati depositate 1.043 proposte correttive presso la commissione Finanze della Camera. Restando in tema di riduzione delle sanzioni, si interviene anche sul fronte delle comunicazioni Iva. Un altro emendamento (4.5) prevede per l’omessa o errata trasmissione dei dati di ogni fattura una penalità di 2 euro con un massimo di mille. Con l’ulteriore possibilità di dimezzare l’importo (quindi fino a un massimo di 500 euro) se si recupera con una trasmissione entro 15 giorni dalla scadenza. Mentre sui dati relativi alle liquidazioni le violazioni dovranno essere punite, secondo lo stesso emendamento, con una sanzione da 500 a 2mila euro, che potrà, anche in questo caso, essere dimezzata con un recupero entro 15 giorni. Per professionisti e imprese arrivano le semplificazioni ampiamente annunciate. Tra queste anche l’addio agli studi di settore. L’emendamento 7.01 prevede che a partire dall’anno d’imposta 2017, il Ministro dell’Economia dovrà indicare con un decreto i nuovi indici di affidabilità fiscale ai quali dovranno essere collegati livelli di premialità per i contribuenti più affidabili. Premi che la stessa norma già indica come la possibile «esclusione o riduzione dei termini per gli accertamenti».