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Manovre - Studi addio, arriva l’indice di affidabilità

Pubblicato il 10 novembre 2016 Il Sole 24 Ore ; Italia Oggi


Primo passo per l’addio agli studi di settore e pacchetto di semplificazioni per ridurre gli oneri da adempimento in un emendamento con l’appoggio del Governo e il contributo delle Entrate. E arrivano novità anche per la voluntary. Sugli studi di settore, l’emendamento approvato prevede l’introduzione di indici sintetici di affidabilità per la promozione della compliance fiscale e soprattutto per la contestuale soppressione della disciplina in materia di accertamento che oggi l’ordinamento tributario riserva agli studi di settore. A partire dall’anno d’imposta 2017, il ministro dell’Economia dovrà indicare con un decreto i nuovi indici di affidabilità fiscale ai quali dovranno essere collegati livelli di premialità per i contribuenti più affidabili. Premi che la stessa norma già indica come la possibile «esclusione o riduzione dei termini per gli accertamenti». Contestualmente all’arrivo degli indici di affidabilità «cessano di avere effetto, ai fini dell’accertamento dei tributi, le disposizioni sugli studi di settore». Novità anche sull’integrativa a favore. Nella dichiarazione relativa al periodo di imposta in cui è presentata la dichiarazione integrativa non è più richiesta l’indicazione dell’eventuale utilizzo già effettuato in compensazione. Tra i soggetti ammessi all’utilizzo in compensazione, in caso di dichiarazione integrativa Iva, sono inclusi i produttori agricoli (emendamento 5.2). Inoltre, con un altro emendamento il ravvedimento operoso è esteso anche ai tributi doganali e alle accise amministrati dall’agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Arriva al traguardo anche il pacchetto semplificazioni (emendamenti 7.03 e 7.08 riformulati) con circa una trentina di misure. Si prospetta il ritorno dell’F24 cartaceo per i versamenti sopra i mille euro: una misura che va incontro ai contribuenti meno avvezzi alla telematica e allo stesso tempo libera i professionisti da adempimenti legati a versamenti irrisori. Stop al tax day, il versamento di Ires, Irpef e Irap passa al 30 giugno di ogni anno, mentre le tasse locali come Imu e Tasi restano dovute al 16 giugno. Per gli accertamenti e l’invio degli atti catastali l’agenzia potrà utilizzare la posta elettronica certificata. Tra le novità dell’ultim’ora la possibilità, in caso di infedeltà del visto sulle dichiarazioni elaborate dai Caf e dai professionisti, di poter produrre una dichiarazione rettificativa o una comunicazione rettificata, anche dopo il termine del 10 novembre, sempre che l’infedeltà del visto non sia già stata contestata. In tal caso è dovuta la sola sanzione, riducibile con il ravvedimento.

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