Notizia

Iva 2015, alla cassa entro l’acconto

Pubblicato il 21 dicembre 2016 Il Sole 24 ore;Italia Oggi

La scadenza dell’acconto Iva segna la data di consumazione del reato di omesso versamento Iva per l’anno precedente, e quindi, nei prossimi giorni, in assenza dei pagamenti dovuti e relativi all’anno scorso, si realizza il delitto per il periodo di imposta 2015. In virtù delle modifiche apportate dal D.Lgs. 158/2015 il reato in questione, previsto dall’articolo 10-ter, D.Lgs. 74/2000, sanziona ora con la reclusione da 6 mesi a 2 anni, chiunque non versi l’Iva, dovuta in base alla dichiarazione annuale, entro il termine per il versamento dell’acconto relativo al periodo d’imposta successivo per importi superiora a 250.000 euro per ciascun periodo di imposta (soglia precedente 50.000 euro). Questa modifica, favorevole per il contribuente, è applicabile anche ai reati commessi prima della citata data con la conseguenza che dal 22 ottobre 15 (data di entrata in vigore delle nuove regole) non costituiscono più reato i mancati versamenti Iva per importi inferiori a 250.000 euro realizzati in passato.

Prossime scadenze

Calendario
Scadenza del 16 giugno 2025
Mod. 730/2025

Per le dichiarazioni presentate al CAF / professionista abilitato entro il 31.5:consegna al dipendente / pensionato / collaboratore del mod. 730 e del prospetto di liquidazione mod. 730-3;invio telema...

Scadenza del 16 giugno 2025
Iva Liquidazione mensile

Liquidazione IVA riferita al mese di maggio e versamento dell’imposta dovuta. 

Scadenza del 16 giugno 2025
Irpef Ritenute alla fonte su redditi di lavoro dipendente e assimilati

Versamento delle ritenute operate a maggio relative a redditi di lavoro dipendente e assimilati (collaboratori coordinati e continuativi – codice tributo 1001). 

Scadenza del 16 giugno 2025
Irpef Ritenute alla fonte su redditi di lavoro autonomo

Versamento delle ritenute operate a maggio per redditi di lavoro autonomo (codice tributo 1040).